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Gennaio - Febbraio 2009

Venerdì 16 gennaio, ore 10.00
Sala conferenze, Accademia di Romania

In memoriam Marian Papahagi.
Tra Italia e Romania in dolce stil moderno

A dieci anni dalla scomparsa del professor Marian Papahagi, l’Accademia di Romania desidera ricordare -vale a dire rimemorare con il cuore e con la mente- la persona di un italianista, professore universitario, critico letterario e traduttore tra i più importanti dell’italianistica romena. Docente presso la Facoltà di Lettere di Cluj-Napoca e direttore dell’Accademia di Romania tra dicembre 1997 e gennaio 1999, Marian Papahagi ha lasciato la sua impronta profonda sul volto attuale di quest’ultima grazie alle iniziative culturali organizzate sotto la sua direzione e nell’istituzione delle borse „Vasile Pârvan” che ormai vedono la quinta generazione a perfezionare la propria formazione nella capitale italiana.
Porteranno il loro omaggio romenisti italiani, italianisti romeni, amici, intellettuali che lo hanno conosciuto e apprezzato. Marian Papahagi medievista lo ricorderanno Lorenzo Renzi, Monica Fekete, Roberto Antonelli, Adrian Papahagi, Corrado Bologna a partire dalle ore 10,30, mentre Marian Papahagi modernista lo ricorderanno Maria Luisa Spaziani, Ion Pop, Helga Tepperberg, Bruno Mazzoni, Gheorghe Carageani, Francesco Guida a partire dalle ore 15,00. Le conclusioni (dalle ore 17,30) apparterranno a Paolo Canettieri, Angela Tarantino, Luisa Valmarin e Carlo Pulsoni.
Co-organizzatore: Dipartimento di Studi Europei e Interculturali della Facoltà di Scienze Umanistiche dell’Università “La Sapienza” di Roma. Con la collaborazione dell’Associazione Italiana dei Romenisti e dell’Associazione Italiana di Studi del Sud-Est Europeo.

 

Martedì 20 gennaio, ore 10,00
Sala Conferenze, Accademia di Romania

Convegno: Romania e Italia. 1859-1879

Il 24 gennaio 1859 è importante per la storia romena perché data dell’unione dei principati romeni della Moldavia e della Valacchia sotto lo scettro di Alexandru Ioan Cuza. Un’occasione, quindi, per riflettere e approfondire due modelli di Risorgimento – quello romeno e quello italiano- con le loro peculiarità e interferenze.
Con la partecipazione di: accad. Dan Berindei (vicepresidente dell’Accademia Romena di Bucarest), prof. Antonello Biagini, (pro-rettore per la Cooperazione e le Relazioni internazionali, Univ. “La Sapienza”), prof. Lauro Grassi (Università di Milano), dott.ssa Alina Dorojan (Accademia di Romania) e dott. Giordano Altarozzi (Università “La Sapienza”).
Coorganizzatore: Università “La Sapienza” di Roma.
In collaborazione con: Istituto Italo-Romeno di Studi Storici di Cluj-Napoca (Romania) e Comitato di Roma per la Storia del Risorgimento.

 
Domenica 25 gennaio, ore 18.30
Sala conferenze, Accademia di Romania

... l’arte di sonar il basso... “
Concerto dell’ensemble Aliusmodum
con Diego Roncalli (viola da gamba)
e Cipriana Smãrãndescu (clavicembalo)

Grazie al successo riportato finora continua con una nuova serie di concerti all’Accademia di Romania la stagione musicale [... a parti reali ...] dell’ensemble Aliusmodum. Virtuosi del repertorio barocco, i musicisti di Aliusmodum sanno dar prova ogni volta della loro maestria in interpretazioni genuine e raffinate che intrecciano musiche del repertorio universale con musiche firmate da compositori romeni.
In programma musiche di J.S. Bach, Ludovico Roncalli, Chr. Simpson, T. Hume, Codex Caioni, M. Marais.
 
Mercoledì 28 gennaio, ore 19.00
Sala conferenze, Accademia di Romania

La ricezione di Galileo Galilei nella cultura romena. Da Eminescu a Culianu
Conferenza del prof. Gheorghe Stratan

Dottore in fisica dell’Università “Babes-Bolyai” di Cluj-Napoca, il prof. Gheorghe Stratan intende presentare la ricezione di Galileo Galilei nelle opere di scrittori, filosofi e scienziati romeni. Saranno trattati argomenti attuali della storia della scienza e argomenti legati all’interpretazione dell’opera di Galileo. Quanti scrittori, altrettanti punti di vista...

 

Martedì 10 febbraio, ore 19.30
Sala esposizioni, Accademia di Romania

Inaugurazione della mostra “IMAGO MUNDI”
Sculture piccole in bronzo di Radu Ciobanu
Dipinti e grafiche di Valer Sasu

Scultore importante della sua generazione, Radu Ciobanu si è formato in quanto artista presso l’Accademia d’Arte di Iasi e lavora e insegna da molti anni a Satu-Mare, nel nord-ovest della Romania. È membro dell’Unione degli Artisti Plastici di Romania ed espone spesso al Salone nazionale di sculture piccole. Opere sue si trovano in musei e collezioni private in Olanda, Germania, Austria, Italia, Francia, Stati Uniti e Spagna. Temi principali della mostra sono l’oracolo, la chimera, il guerriero con tutto il loro corredo di falsità e follia deformante nel mondo odierno.
In un linguaggio differente, i dipinti e le grafiche del giovane artista Valer Sasu esplorano l’universo interiore del mondo contemporaneo e puntano su un messaggio espresso in chiave pop-art ma con una raffinatezza che i critici chiamano di ascendenza raffaellita. Valer Sasu è membro dell’Unione degli Artisti Plastici di Romania e professore al Liceo d’Arte di Satu-Mare.
In collaborazione con il Museo d’Arte di Satu-Mare.
La mostra resterà aperta al pubblico fino il 27 febbraio 2009.

 

Domenica 15 febbraio, ore 18,30
Sala conferenze, Accademia di Romania

 

... Bucurestii de altãdatã...
... La Bucarest di una volta...

Concerto dell' Ensemble Aliusmodum
Diana Jipa (violino) e Laura Smãrãndescu (pianoforte)

In memoriam Iosif Sava

I sapori e le atmosfere di quella Bucarest che nel periodo tra le due guerre era chiamata “la piccola Parigi” sono quelli di cui uno non ne ha mai abbastanza. Un misto di fascino e calore, di eleganza e dolcezza orientale, di spirito cosmopolita calato in toni e realtà molto concrete. L’ensemble barocco Aliusmodum, con la sua raffinata attenzione a sfumature e atmosfere rare saprà senz’altro riportarci in un passato d’oro della capitale romena.
In programma musiche di G. Enescu, Paul Constantinescu, M. Jora, C.I.Nottara, I. Scarlatescu. C. Dimitrescu.

 

Venerdì 20 febbraio, ore 19.30
Sabato 21 febbraio, ore 19.30
Sala conferenze, Accademia di Romania

IO e TE di Thomas Otto Zinzi
Primo premio teatrale nazionale VALLECORSI 2004

Lettura nello spazio scenico con Thomas Otto Zinzi e Gabriella Italiano

“Questa è una piccola storia
al confine tra due anime autentiche
e un mondo smemorato
pieno di quotidiana ingiustizia.”

Musiche originali Roberto Valle Spazio scenico Alessandro Corteggiano Luci e fonica Mauro Giovino
Assistente alla regia Ahmed Siliman Progetto Miniera produzione Marco Ubaldini Regia Thomas Otto Zinzi
Thomas Otto Zinzi dal 1977 regista, attore, drammaturgo fondatore del Progetto Miniera, figlio di emigranti italiani a New York dal 1936 al 1960 ci racconta una piccola storia italo-romena che scava nel profondo per ricavarne le verità semplici e buone che contraddistinguono le anime autentiche.

 

Giovedì, 26 febbraio, ore 19,00
Sala conferenze, Accademia di Romania

Omaggio a Roman Vlad

Concerto di chitarra classica Luca Villani

Dedicandolo al noto compositore e musicologo romeno Roman Vlad, con il concerto di chitarra classica di Luca Villani l’Accademia di Romania desidera rendere omaggio al maestro in occasione del suo novantesimo anniversario. Luca Villani, un artista ormai consacrato sui palcoscenici italiani e internazionali come un virtuoso della chitarra ci propone in questa occasione un programma di rara bellezza e di grande tensione interpretativa.

Luca Villani è nato a Varese nel 1963. Avviato allo studio della chitarra con il Maestro Roberto Chiarini, si è diplomato in Chitarra Classica sotto la guida del M° Bruno Battisti D’Amario e si è laureato in Storia della Musica col Ch.mo Prof. Roul Meloncelli rispettivamente presso il Conservatorio Statale di Musica di Santa Cecilia e presso l’Università di Roma “La Sapienza”. Allievo delle migliori scuole chitarristiche europee, ha sostenuto concerti brillanti in Italia e all’estero a partire dal 1984.

In programma: Bálint Bakfark -D'amours me plains; J.S.Bach -Suite BWV 1012 (tr. Luca Villani), Roman Vlad - Mutazioni nel segno di Bach, Béla Bartók- Danze popolari romene (tr. Luca Villani).

 
 
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